Gli Hadzabe

Itinerari del Nord Tanzania

Bambini Hadzabe

Gli ultimi veri cacciatori e raccoglitori primitivi, gli Hadzabe, vivono ancora oggi  in maniera identica all'umanità in epoca preistorica, prima dell'avvento dell'agricoltura, della scrittura e di qualsiasi altro tipo di organizzazione politica. Delle popolazioni originali rimangono solo un migliaio di individui, organizzati in gruppi da 20/30 ciascuno, di cui però solo 250/300 conducono uno stile di vita preistorico, tipico di quasi 10000 anni fa. La restante parte di questa popolazione, in qualche modo, ha concesso qualcosa alla civiltà "moderna"...

Un popolo in simbiosi con la Natura

Essi conducono la propria esistenza facendo dell'autosufficienza un principio imprescindibile, garantendosi la sussistenza senza strutture tribali o gerarchiche: raccolgono, cacciano, coltivano solo ciò che la terra può donare loro,  procacciandosi le fonti di sostentamento nelle più impervie e remote regioni della savana. Ignorano il significato di potere in qualsiasi accezione, tanto da non ammettere nei loro gruppi la presenza di un leader. Sin dalla nascita, in tal modo, fanno parte di una società non complessa, le cui tradizioni, usi e costumi si perdono nella notte dei tempi.

Una lingua arcaica

Questa tribù, una delle più antiche del pianeta, comunica attraverso un idioma eccezionalmente dissimile da qualsiasi lingua parlata al mondo. È definito "a schiocco" poiché, essendo espresso mediante schiocchi di lingua, click e fischi rimanda al linguaggio dei nostri preistorici antenati. Questa lingua può essere messa in lontana relazione con quella in uso presso la popolazione sudafricana dei San, mentre presenta soltanto alcuni punti di contatto con il sandawe, l'altro linguaggio a schiocco parlato in Tanzania. Alcuni studi genetici hanno dimostrato l'assenza di stretti legami tra gli hadzabe e qualsiasi altra popolazione dell'Africa orientale.

Usi e costumi

Inconsapevoli della portata di qualsiasi progresso economico e tecnologico, non credono nella presenza di alcun dio ultraterreno, ma contemplano compiaciuti una misteriosa presenza nel sole; non celebrano riti religiosi, né funerali, matrimoni o compleanni. Durante le notti senza luna, gli uomini danzano per risvegliare gli spiriti dei defunti, accompagnati dai canti delle donne. Non conoscono il concetto di "zharo", lo scambio di doni che si opera comunemente in seno ai membri delle società, così come non è compreso il concetto di accumulo. Gli oggetti in più si puntano in un gioco d'azzardo. Se anche qualcuno dovesse momentaneamente mettere su una piccola fortuna, le leggi della probabilità dicono che facilmente la perderà. Andarsene con il patrimonio accumulato non servirebbe a nulla, perché gli altri seguirebbero il compagno fortunato nel nuovo accampamento e continuerebbero a giocare con lui.

Le donne della tribù si dedicano alla raccolta di tuberi, radici e frutti. È una tribù di nomadi, non costruiscono capanne ed insediamenti permanenti e preferiscono dormire nelle grotte o in giacigli di fortuna.
Una piccola deviazione del percorso del safari ci permetterà di incontrare questa popolazione, potendo in tal modo assaporare il gusto ancestrale dell'uomo spogliato del progresso tecnologico e dei condizionamenti culturali.

PRIMALAND SAFARIS

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