Anche in versione low cost, un safari si può rivelare un’esperienza memorabile e unica, capace di offrire emozioni speciali tanto agli adulti quanto ai bambini. In genere si è soliti pensare che un safari in Africa non possa essere considerato un viaggio adatto a tutte le tasche, per i costi correlati: basti pensare al solo prezzo del volo, che anche nel caso in cui si opti per una compagnia economica raramente va al di sotto dei 500 euro a testa.
Nel momento in cui si decide di prenotare una vacanza di questo tipo, poi, al di là del volo è necessario pensare anche all’alloggio che deve essere pagato, con cifre che nelle riserve del Continente Nero possono toccare anche vette molto significativo. Nei resort di lusso si superano i 2mila euro a persona, ma questo non vuol dire che manchino le proposte molto più convenienti a livello economico.
Come organizzare un safari low cost
Ma quali sono gli aspetti che è bene tenere in considerazione in vista di un safari low cost? Non è necessario essere milionari per regalarsi la bellezza e le sensazioni di qualche notte trascorsa in tenta circondati dalla natura più selvaggia. Anche chi ha a disposizione un budget limitato si può concedere questa opportunità, viste le tante località che permettono di pianificare e vivere un safari in formato low cost. Questo per altro non vuol dire essere costretti a rinunciare a specifiche comodità che in tanti ritengono indispensabili.
Si può trattare di un safari personalizzato, e magari si può scegliere un periodo di bassa stagione, cioè meno costoso. In questo senso vale la pena di privilegiare i mesi compresi tra marzo e giugno e quelli tra ottobre e dicembre. Invece i prezzi sono destinati a crescere nel periodo che va da luglio a ottobre, anche perché corrisponde al momento delle migrazioni.
Il periodo giusto per spendere meno
Nel caso in cui l’obiettivo prioritario che si intende perseguire sia quello di non spendere troppo e di risparmiare, conviene prenotare per i mesi più piovosi, o comunque per quelli in cui non si verificano le migrazioni.
È chiaro, però, che sarà meno probabile avvistare gli animali, che tenderanno a rimanere al riparo nei propri rifugi. Si può pensare anche di mettersi in cerca delle riserve naturali meno visitate. Le escursioni e le gite fra cui è possibile scegliere sono molteplici, e le offerte a disposizione sono molteplici. È un vero piacere fra l’altro scoprire le riserve che sono gestite dai masai, i quali ovviamente sono custodi della fauna e del territorio, oltre a rivestire il ruolo di promotori turistici.
Gli alloggi
Come si può facilmente intuire, volendo risparmiare non si può puntare sul lusso massimo: ma d’altro canto chi ambisce a un safari low cost con tutta probabilità vorrà privilegiare un contatto diretto con la natura più incontaminata e più selvaggia di tutto il Continente Nero. Ci si potrà accontentare, allora, di alloggi che sono formati da tende che offrono letti e bagni in muratura, magari con corrente elettrica razionata.
Cosa aspettarsi da un safari? Tutto dipende da quel che si è disposti a spendere: si tratta di decidere a che cosa si può rinunciare e a che cosa, invece, non si può proprio dire di no. Inoltre, nel costo di un safari in genere incidono anche gli extra: per esempio le escursioni in montagna, o magari le gite in mongolfiera.
I safari più costosi
Certo, a volte le vacanze safari possono essere molto costose, con prezzi che in alcuni casi appaiono perfino stellari. C’è da tenere conto, fra l’altro, delle concession fees e delle tasse per gli ingressi ai parchi nazionali; per le gite in 4X4 i costi dipendono anche:
- Dalla guida
- Dal percorso
- Dalla benzina.
Fra i costi che definiscono la spesa complessiva ci sono poi il personale, i servizi, la manutenzione delle strutture e il cibo.
Se, dunque, quello di un safari non si può considerare proprio turismo di massa, è vero comunque che con i dovuti accorgimenti si può ambire a un viaggio low cost che sia soddisfacente.
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