Cosa aspettarsi da un safari in mongofliera

Morfeo sembra allentare la presa su questo remoto angolo d’Africa e l’aurora, col suo timido bagliore, va pian piano animando la vasta savana, ancora intorpidita dal suo gelido abbraccio.

Sullo scacchiere del Serengeti è Re Sole a far la prima mossa, trasformando l’erba carica di rugiada e le acacie ancora tremolanti nel palcoscenico di uno spettacolo che si ripete da tempo immemore.

E’ tempo di afferrare il bordo della gondola intrecciata e guardare in basso mentre ci si leva nel cielo infinito. Già a 50 metri dal suolo, tra stormi di uccelli variopinti, la vista è di quelle che mozzano il fiato: sboccia la vita nel Serengeti, quella vita che porta ancora addosso i segni di notti inospitali, ma che è pronta ad esplodere in tutto il suo fulgore in un tripudio di forme e colori che solo in un safari in Africa potrai trovare.

Vista dall’alto, la piana del Serengeti appare come un’immensa distesa punteggiata qua e là da gruppetti di pigri elefanti in prossimità di pozze d’acqua e fango o goffe giraffe intente a brucare le cime più alte di maestose acacie, che da lassù sembrano poco più che arbusti.

Certamente ciò non può, né mai lo farà, sostituirsi al piacere di un safari a piedi nella boscaglia o, ancora, ai sussulti di una jeep sui percorsi accidentati nelle sterminate pianure, dove polvere e diesel rendono ancora più autentico il fascino della nostra avventura. In mongolfiera la prospettiva offerta cambia radicalmente e lo spirito adrenalinico dell’avventura “on the road” cede il passo all’estasi più sublime…

A bordo, si vola!!

Il mattino ha l’oro in bocca e certamente non fa eccezione il safari in mongolfiera, anzi!

Il decollo è in genere previsto per le 6.00 del mattino, ma potrebbero rendersi necessari brevi trasferimenti per raggiungere il sito di lancio. Pronti dunque a una levataccia che, però, ti ripagherà lautamente della fatica, permettendoti di assistere al cambio di guardia tra gli animali che tornano nelle loro tane dopo le loro scorribande notturne e i sonnacchiosi attori del nuovo giorno, pronti di lì a poco ad entrare in scena. L’equipaggio, nel frattempo, starà ultimando i preparativi nell’attesa che il gruppetto di fortunati turisti salga a bordo del cesto. Se il tempo è calmo, si procederà dunque all’accensione dei bruciatori e al rilascio delle zavorre, preludio di un’emozionante ascesa nel cielo d’Africa, a passeggio tra le correnti equatoriali. In quota anche il tempo vola, a spasso sulle infinite pianure di Tanzania, dove il sole divampa e l’uomo è solo impotente spettatore, estasiato da tanta bellezza e maestosità. Presto, con le lacrime agli occhi dall’indicibile emozione, tra le dolci bave di vento avvertirai i piccoli sussulti della leggera discesa, preludio di un atterraggio, occasionalmente accidentato, che segnerà la fine di questa meravigliosa incursione aerea.  Ad aspettarti all’arrivo una ricca colazione e la celebrazione con champagne di un evento del tuo safari che ricorderai per tutta la vita…

I viaggi in mongolfiera sono sicuri? Alcune spiegazioni fisiche

La mongolfiera sfrutta un principio fisico, concettualmente abbastanza semplice, legato alla differenza di densità, e quindi di peso, tra l’aria calda e quella fredda. Nelle prime ore del mattino, la temperatura dell’aria nella savana raggiunge valori piuttosto bassi, sicché l’aria riscaldata immessa nel pallone, essendo meno densa, permette di sollevarsi e galleggiare.

Regolando opportunamente la temperatura dell’aria all’interno del pallone, tramite un bruciatore a propano situato appena sopra la gondola, si potrà dunque agire sulla densità della stessa e di conseguenza regolare l’altitudine a cui si viaggia.

Una volta in volo si è trasportati dal vento, ma poiché alle diverse altitudini le correnti possono fluire in varie direzioni, un pilota esperto può cambiare quota per catturare una brezza piuttosto che un’altra, mantenendo un certo controllo sulla traiettoria di volo.  Le mattine più fresche e calme sono inoltre meno soggette a tempeste, un ovvio ostacolo da evitare quando ci si affida interamente ai capricci del vento.

Il tuo viaggio: dove e quando

La geografia gioca un ruolo fondamentale nella pianificazione di un safari in mongolfiera!  Essendo in balia del vento, è necessaria la perfetta conoscenza del territorio, non solo per l’emozione suscitata dal paesaggio sottostante, ma anche per evidenti ragioni di sicurezza.

Il Parco Nazionale del Serengeti è, a tal proposito, uno dei nostri luoghi preferiti, spettacolare e sicuro al tempo stesso, tuttavia siamo in grado di fornire soluzioni personalizzate per coloro che abbiano in mente un itinerario diverso durante il safari, sempre però rimanendo nel perimetro dell’assoluta sicurezza del viaggio e di condizioni logistiche che lo rendano fattibile.

Nel Parco Nazionale del Serengeti le opzioni sono svariate:

  • Lungo l’asse centrale del parco, i campi di Namiri Plains e Dunia offrono la possibilità di vedere la Grande Migrazione nella sua fase di transito settentrionale, offrendo ai turisti una spettacolare vista a volo d’uccello di milioni di gnu e dei loro piccoli appena nati in movimento;
  • Nei territori del nord Tanzania, i voli in mongolfiera coprono territori più variegati, dalle praterie ai campi rocciosi e alle zone fluviali del Mara e del Grumeti;
  • Decolli da Sayari Camp o Olakira, o dai campi di Kimondo e Ubuntu per il monitoraggio della migrazione per voli nei mesi da luglio a ottobre.

Personalizza il tuo safari in Tanzania

Oltre che per questioni di disponibilità, pianificare in anticipo è fondamentale.

Solo la conoscenza delle tue esigenze ci permetterà di offrirti un’esperienza all’altezza delle tue aspettative, dunque contattaci quanto prima, insieme scriveremo l’incredibile storia del tuo safari in Africa!

Contattaci subito, l’avventura ti aspetta!