La Tanzania è sicuramente una tra le migliori destinazioni in Africa per un safari, con i suoi parchi del nord, tra cui il leggendario Serengeti National Park e il giurassico cratere di Ngorongoro, e quelli del sud, tra cui Neyere e Ruhaa. Dirigendosi ad ovest, invece, si trovano il Parco Nazionale del Katavi e del Gombe, in una remota ed impervia regione che, proprio per questo, li rende ancora più affascinanti da visitare.
Ma come pianificare il safari perfetto? Alcune informazioni sono assolutamente essenziali, dai periodi più indicati al budget necessario e ai parchi da visitare. In questo articolo cercherò di illustrare con assoluta chiarezza ciò di cui hai bisogno per un’organizzazione adeguata.
Quali parchi visitare?
Quando si decide di partire in questo remoto angolo d’Africa, bisogna avere le idee ben chiare su quali parchi visitare e perché. Ogni luogo presenta le sue peculiarità, con flora e fauna distinte tra loro. Dove si ha la probabilità più alta di vedere i Big Five? In quale parco fare del birdwatching o, ancora, dove vivere un’esperienza a contatto con gli scimpanzé? Vediamo di fare chiarezza.
Circuito Settentrionale
Serengeti National Park
Chi non conosce il Serengeti National Park? Presente nei più famosi documentari naturalistici di tutto il mondo, da anni viene eletto come miglior parco d’Africa. Va da sé che debba essere necessariamente compreso nell’itinerario di ogni safari degno di questo nome.
Ma cosa rende il Serengeti cosi famoso?
In primo luogo la Grande Migrazione, ovvero lo spostamento di milioni di erbivori che, in cerca di verdi pascoli dove nutrirsi, ciclicamente si spostano, come una gigantesca orda, dal sud del Serengeti fino al fiume Mara, oltre il confine con il Kenya, per poi dirigersi nuovamente verso la parte meridionale e cosi via, in un movimento perenne che non ha eguali al mondo.
Ogni mese dell’anno è buono per osservare, increduli, questa imponente marea animale, in luoghi differenti a seconda del periodo: da Gennaio a Marzo a Ndutu, nel sud del Serengeti; da Aprile a Giugno ad est, presso il Grumeti River, nella parte centrale; da Luglio a Settembre a nord per il fatidico attraversamento del fiume Mara, infestato dai coccodrilli; da Ottobre a Dicembre dal nord in direzione sud, per la stagione delle nascite, da dove inizierà un nuovo ciclo.
Con i suoi 1,6 milioni di ettari, il Serengeti ha la più alta densità di mammiferi del pianeta e la sua sterminata savana ospita l’ecosistema più remoto al mondo, regno incontrastato di leoni, che qui sono più numerosi che in ogni altra parte d’Africa. Nel parco la probabilità di avvistare i Big Five è massima: bufali, elefanti, leoni, rinoceronti e leopardi, che fanno del Serengeti National Park il luogo del safari per antonomasia.
Il cratere di Ngorongoro
Ma dove siamo? In quale era siamo stati catapultati? Ma abbiamo viaggiato nel tempo? Wow!!!
Potrebbero essere letteralmente queste le vostre esclamazioni alla vista del Cratere di Ngorongoro. Perla incastonata nell’omonima area di conservazione, la vista dall’alto delle sue ripide pareti vi lascerà a bocca aperta. Potrete vedere l’estensione del fondo di questo “padellone” che altro non è che il cratere di un vulcano imploso milioni di anni fa, nel quale si è formato un incredibile ecosistema e una biodiversità senza uguali.
Una volta scesi sul fondo potrete ammirare leoni, ghepardi, iene, elefanti e altri erbivori, tutto concentrato in appena 265 kmq. In questo magico forziere, eletto una delle 7 meraviglie d’Africa, potrete ammirare uno dei più maestosi dei Big Five : il rinoceronte nero. Insieme al Serengeti National Park, Il cratere è tappa imperdibile per un safari di assoluto valore naturalistico. Considerate le distanze tra i due, però, è il caso inserire nell’itinerario altri due parchi più piccoli che si incontrano lungo il tragitto che li separa: Il lago Manyara e Il Tarangire National Park.
Tarangire National Park
A circa 150 km da Arusha, sulla strada che porta al Serengeti, a si trova il Tarangire National Park, molto spesso sottovalutato perché messo a confronto con il ben più vasto Serengeti, con cui ha in comune molte caratteristiche. Il Tarangire, però, ha una vegetazione più ricca di alberi di acacia ad ombrello e soprattutto di baobab, che gli donano l’aspetto della savana “da cartolina”. La presenza del fiume omonimo, da cui il parco prende il nome, conferisce al safari ancora più dinamicità, essendo l’acqua l’elemento attorno a cui si raduna un’elevatissima concentrazione di animali che, conseguentemente, massimizza le probabilità d’avvistamento.
Qui non troverete il rinoceronte nero ma, di contro, la più numerosa popolazione di elefanti d’Africa. Il fiume, durante la stagione secca, che va da Agosto ad Ottobre, richiama grandi mandrie di animali in cerca di acqua, costituendo dunque un tassello fondamentale non solo per loro, ma anche per i tanti appassionati che qui si recano per avvistarli.
Lago Manyara
Il nostro itinerario preferito, immancabilmente consigliato ai nostri clienti, si compone dei 3 parchi che abbiamo appena menzionato, recentemente inseriti nella speciale classifica ad opera di Trip Advisor “Travellers’s Choice Best of the Best” riguardante i Parchi Nazionali rispettivamente al 1° posto (Serengeti National Park) e 14° (Tarangire National Park).
Nella lista non è presente il Cratere di Ngorongoro perché fuori categoria, non essendo tecnicamente un parco, altrimenti sarebbe stato subito a ridosso del Serengeti. Se si hanno giorni a disposizione, è doveroso aggiungere al safari una visita al Parco Nazionale del Lago Manyara, che ha caratteristiche diverse dai parchi sopra descritti.
Subito dopo il Tarangire, con i suoi 360 Kmq occupati per la maggior parte dal lago, il minuscolo Manyara presenta una vegetazione lussureggiante con foreste, boschi sempre verdi e piccoli tratti di savana.
I sentieri si snodano in una giungla tropicale dove si incontrano elefanti, bufali, ippopotami, giraffe e tante altre specie. La piccola gemma fu addirittura celebrata da Ernest Hemingway, che definì il parco come “il più bello che abbia mai visto in Africa”. Una particolarità del luogo è la presenza dei leoni arboricoli, che hanno la particolarità di salire a riposare sugli alberi, peculiarità raramente osservata altrove. Per finire, la notevole presenza di avifauna fa di esso un santuario del birdwatching.
Circuito Meridionale
Anche la parte meridionale della Tanzania ha due parchi nazionali che meritano di essere menzionati, pur presentando caratteristiche diverse rispetto a quelle dei parchi del circuito del nord: Il Ruaha National Park e il Nyerere National Park. Si tenga presente, però, che la zona può essere raggiunta solo tramite voli interni, essendo in posizione più remota, e non presenta lo stesso numero di lodge e campi tendati, elementi questi che contribuiscono a far aumentare significativamente il costo del safari.
Ruaha National Park
Situato nella parte centro meridionale del paese, con i suoi 22.000 kmq è una delle zone più remote dell’Africa orientale, cosa che lo rende ancora più affascinante. Larghi tratti del suo impervio territorio sono incontaminati perché inaccessibili. Coperto prevalentemente da baobab, formazioni rocciose e foreste di miombo, presenta un paesaggio molto variegato. Il turismo non è cosi sviluppato come nei parchi del nord per via della sua posizione, perfetto dunque per un chi non è disposto a negoziare l’anima più autentica del safari, anche a costo di dover affrontare spese e disagi maggiori. E’ molto facile non incontrare alcun fuoristrada per ore, avvistare i grandi predatori quali leoni, leopardi, ghepardi, cani selvatici, giraffe, ippopotami e i grandi erbivori. Il parco inoltre ospita una delle popolazioni più numerose di elefanti dell’intera Tanzania. Due o tre notti sono più che sufficienti per il safari nel Ruaha, per poi prendere un altro volo interno e raggiungere il Nyerere.
Nyerere National Park
Da poco instituito, il Nyerere costituisce la parte settentrionale della riserva di caccia del Seolus e con i suoi quasi 31.000 kmq è il più esteso dei parchi nazionali della Tanzania. La parte meridionale rimane, ahimè, ancora riserva di caccia. Anche il Nyerere, nonostante negli ultimi anni il numero di visitatori sia aumentato notevolmente, è poco conosciuto e il suo habitat rimane ancora selvaggio e incontaminato. Gran parte del parco non è mai stato raggiunto da nessuna attività umana. E’ il regno incontrastato dei grandi mammiferi presenti in gran numero: elefanti, coccodrilli, ippopotami, leoni, leopardi, giraffe, ecc… Sulle acque del fiume che lo attraversa si svolgono escursioni in barca e sono consentiti i safari a piedi, oltre al classico safari in fuoristrada. I pochi lodge e campi tendati presenti sono molto curati e veramente graziosi. Anche per quanto riguarda il Nyerere, il costo di un safari è decisamente alto.
Circuito Occidentale
Gombe National Park
Situato sulle sponde del lago Tanganica, con i suoi 52 kmq è il più piccolo parco della Tanzania.
Cosa rende questo piccolo lembo di terra cosi importante da meritare posto in questa lista dei preferiti? Semplice, è il luogo più adatto dove venire a contatto con gli scimpanzé.
Il trekking si sviluppa attraversando una fitta vegetazione pluviale e inerpicandosi su e giù per ripide colline: sentieri che richiedono fatica, ma che ripagano ampiamente con le emozioni che permettono di vivere!
Katavi National Park
E’ il terzo Parco per estensione della Tanzania, merita di essere recensito in questa lista per il semplice fatto che è uno dei parchi meno frequentati dai turisti. Un safari nel Katavi vuol può significare essere soli per giorni senza avvistare alcun altro essere umano. Sarai solo tu e la tua guida in 4.200 kmq di pianura alluvionale attraversata dal fiume Katava. Nel parco è presente la più alta percentuale di bufali al mondo oltre ai grandi predatori ed erbivori. Fra canneti, laghi, foreste e boschi sarà come vivere un’avventura d’altri tempi.
Quale è il periodo migliore per fare un safari in Tanzania.
Premesso che qualsiasi momento è buono per un safari in Tanzania, dopo averne descritto le mete più importanti cerchiamo di capire come scegliere il periodo più adatto a seconda dei luoghi.
Circuito settentrionale :
Alta stagione , va da giugno a settembre/ottobre, il clima è asciutto e fresco, le strutture sono quasi sempre al completo e di conseguenza le tariffe sono alte. In questo periodo, considerando la vegetazione secca, l’avvistamento degli animali è molto più facile, al tempo stesso i parchi sono un brulicare di jeep con un viavai che può risultare fastidioso.
Media stagione, va da settembre/ottobre a febbraio, il clima è caldo di giorno e fresco al mattino presto e dal tardo pomeriggio. Vi possono essere dei brevi acquazzoni durante la giornata. Le strutture hanno le stesse tariffe dell’alta stagione soprattutto nel periodo da metà dicembre a metà gennaio.
Bassa stagione, da marzo a maggio, le piogge sono più frequenti ma raramente persistenti. Il paesaggio è rigoglioso e lussureggiante e le strutture offrono tariffe veramente vantaggiose. Solitamente i parchi sono vuoti rispetto agli altri mesi. Adoro questo periodo!
Circuito meridionale e occidentale:
Solitamente il Sud e l’ Ovest del Paese hanno una sola stagione delle piogge che va da fine ottobre a fine maggio, e al contrario del Nord la maggior parte delle strutture sono chiuse.
La scelta del luogo e del periodo sono fondamentali per un safari, al fine di non trovarsi impreparati o incorrere in spiacevoli inconvenienti che possono pregiudicarne la buona riuscita. La descrizione dei luoghi e dei periodi appena fatta si basa sulla conoscenza delle caratteristiche fisiche e logistiche dei territori e non solo. Condividiamo ciò con gli ospiti perché possano fare incetta delle incredibili emozioni che solo una terra magica come la Tanzania può offrire!
Safari in Tanzania, i prezzi
Passo ora all’analisi degli elementi che mi aiuteranno a rispondere alla fatidica domanda: quanto costerà il mio viaggio? Mi rendo conto che i costi non sono proprio trascurabili, ma cerco di farne capire il perché.
- Entrate e concessioni
L’ingresso ai vari parchi ha i seguenti costi:
si calcolino mediamente, dai 16 anni in su, 70$ a persona al giorno per accedere al Serengeti National Park e 60$ di permesso statale per dormire all’interno del parco. Consigliamo vivamente di considerare due giorni nel Serengeti!
- Guide e noleggio auto
Gli spostamenti, date le distanze e spesso le concessioni da pagare per l’attraversamento dei parchi, possono costituire un elemento non trascurabile del safari in Tanzania. Per fornire alcuni esempi, attraversare l’area di conservazione di Ngorongoro richiede circa 70$ a persona, per visitarne il cratere invece i costi sono da suddividersi tra i membri della vettura. Sono da includere nel costo finale anche le guide, figure fondamentali la cui competenza consente di massimizzare le probabilità di avvistamento, e il noleggio dei fuoristrada, nel nostro caso periodicamente sottoposti a severi controlli di manutenzione a garanzia della massima affidabilità.
- I lodges e i campi tendati
Le strutture costituiscono probabilmente uno degli elementi che più incidono sul costo totale del safari. Pur con le dovute differenze di costo legate alla loro tipologia, mediamente la qualità degli alloggi è alta; preferiamo garantire un soggiorno confortevole piuttosto che sacrificare il comfort del turista per poche decine di euro.
Un’ opzione molto gettonata è quella di pernottare in un campo tendato. Robuste e spaziose tende dotate di bagno privato permettono di coniugare i comfort tipici di una stanza d’albergo di tipo occidentale allo spirito d’avventura più autentico, come dormire accampati nel mezzo della sterminata savana africana!
Il costo può variare da un minimo di 350/400 $ 2.500/3.000 dollari a tenda al giorno, in quest’ultimo caso in strutture di superlusso. Per i pochi lodges presenti nei parchi, invece, un pernottamento può costare molto di più rispetto a un campo tendato di livello standard, variando tra i 650/700 e i 2.500/3.000 dollari a notte.
- Periodo
I prezzi delle strutture possono variare notevolmente se prenotate nel periodo di bassa stagione, soprattutto nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio. Sia campi tendati che lodges applicano delle scontistiche molto convenienti.
- Il numero di giorni
La durata del soggiorno ovviamente incide sul costo finale, ci permettiamo a tal fine di presentare un’ampia varietà di itinerari per far fronte alle varie prerogative, non ultima quella economica. Essendo un safari probabilmente il sogno di un’intera vita, suggeriamo dei percorsi che comprendono elementi assolutamente imperdibili, pur rendendoci conto che, magari, si possano dover affrontare dei sacrifici. Conoscendo profondamente il luogo, ci piacerebbe che i nostri ospiti potessero godere appieno delle bellezze incomparabili di questa magnifica terra, ma possiamo formulare itinerari ad hoc sulla base di precise indicazioni, anche sostanzialmente diverse rispetto a quanto da noi suggerito.
Cosa portare
Abbigliamento
E’ consigliabile utilizzare borsoni morbidi, molto più maneggevoli nei trasferimenti tra i parchi. Trolley e valigie rigide sono poco maneggevoli e pratici, dunque se possibile da evitare.
Trascorrendo la maggior parte del tempo in jeep con tetto aperto, quindi esposti a vento e polvere,
sono preferibili abiti pratici, molto comodi e traspiranti. Il tipico abbigliamento a cipolla è l’ideale vista l’escursione termica presente sull’altopiano. Colori chiari o neutri permettono di riflettere la luce del sole e soprattutto allontanano gli insetti, che potrebbero essere sgradevoli durante il safari. Ecco di seguito i nostri suggerimenti:
- Una felpa invernale o pile caldo per il mattino presto e la sera;
- giacca antipioggia;
- pantaloni lunghi;
- pantaloncini fino al ginocchio;
- magliette a manica lunga;
- magliette a manica corta;
- pigiama;
- cappello che vi protegga dal sole;
- sciarpa;
- scarpe comode;
- occhiali da sole.
Prodotti igiene della persona
Oltre ai prodotti che abitualmente usate per l’igiene personale ci permettiamo di consigliarvi quanto segue:
- Una buona scorta di repellente molto forte contro gli insetti che contenga un 50% di DEET per una protezione totale per periodi lunghi.
- burro cacao
- protezione solare
- gel disinfettante antibatterico
- crema idratante
- salviette umidificate
Articoli utili
- Almeno 2 adattatori per spine elettriche tipo G (Inglese a tre poli)
- Schede di memoria
- Macchinetta fotografica
- Binocolo personale anche se ogni jeep ne ha uno a disposizione
- Batterie supplementari per i vari dispositivi
In alcuni campi e lodges la corrente elettrica è fornita da generatori di corrente che durante la notte vengono spenti o forniscono potenza ridotta. E’ consigliabile dunque munirsi di batterie supplementari per far fronte a tali inconvenienti.
Farmacia da viaggio
Oltre ai farmaci di cui abitualmente avete bisogno, vi consigliamo anche :
- Crema cortisonica per eventuali punture
- Tachipirina
- Aspirina e antinfiammatori
- Antibiotici ad ampio spettro
- Farmaci antivomito e antidiarroici
- Fermenti lattici
Vaccinazioni e norme comportamentali
Al momento, per entrare in Tanzania è obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla solamente se si proviene o si è transitati attraverso paesi endemici (Kenya, Uganda…), a meno che non si sia fatto semplicemente uno scalo di poche ore. In tal caso, la vaccinazione non è richiesta.
E’ consigliata la profilassi antimalarica, comunque non obbligatoria, che deve essere fatta esclusivamente dal medico del centro viaggi internazionali presso la propria ASL.
E’ bene mettere in atto delle buone norme comportamentali quali:
- Indossare abiti lunghi e di colore neutri e chiari
- Uso costante del repellente anche sugli abiti oltre che sulle parti scoperte
- Usare le zanzariere durante la notte
- Spruzzare l’insetticida nella stanze
Sono consigliate, ma non obbligatorie, anche le vaccinazioni contro l’epatite b e quella trivalente.
Ad oggi non è obbligatoria la vaccinazione contro il COVID-19 né la quarantena una volta atterrati in Tanzania.
Visto
Dal 1° gennaio 2020 per entrare in Tanzania i turisti devono, prima di lasciare il proprio paese, essere muniti del visto d’ingresso, ottenuto tramite modalità online con una richiesta che dovrà pervenire almeno 15 giorni prima della partenza.
In alternativa, il visto potrà essere richiesto all’unico ufficio autorizzato per l’assistenza e il suo ottenimento presso il Consolato della Tanzania con sede a Milano.
A questo link, potrete trovare tutte le informazioni utili a riguardo https://www.consolatotanzania.org/visti-online/
Polizze assicurative
La nostra polizza assicurativa, in caso di necessità, garantisce l’aviotrasporto immediato presso il primo presidio medico ospedaliero, non copre però le eventuali spese di degenza. Consigliamo fortemente, dunque, la stipula di una polizza privata utile a garantire la copertura necessaria e che magari copra le eventuali spese legate anche al rientro nel proprio paese di origine.
Aeroporti internazionali
Sono solo due gli aeroporti di riferimento:
- Kilimanjaro International Airport, a nord del paese e perfetto per i safari del circuito settentrionale.
- Julius Nyerere International Airport, a sud ideale per i safari del circuito meridionale e occidentale.
Inoltre sono presenti tanti piccoli aeroporti che collegano, a costi elevati, i vari parchi della Tanzania.
Un altro aeroporto importante è lo Zanzibar International Airport per i collegamenti con l’omonimo arcipelago.
Telefono e Internet
Attualmente nessun gestore telefonico offre tariffe vantaggiose per chiamare l’Italia dalla Tanzania, tuttavia il segnale GSM è abbastanza diffuso e di qualità simile a quella occidentale. Consigliamo dunque, una volta arrivati in Tanzania, di attivare un numero locale con il quale poter navigare e quindi chiamare l’Italia utilizzando internet.
Molte aere nei parchi non sono coperte dal segnale, ma una volta finito il safari e rientrati nei lodges o nei campi tendati potrete utilizzare il wifi disponibile nelle aree comuni di tali strutture.
Mance
Sebbene non siano obbligatorie, è buona consuetudine lasciare una mancia al temrine del safari. Come noterete la guida è una figura fondamentale per la buona riuscita e la qualita di un safari e farà di tutto per renderlo unico e irripetibile. Crediamo che corripondere, facoltativamente, una mancia pari a 10/15 $ al giorno, sia una giusta proporzione.
Hai ora un quadro generale, una guida abbastanza completa per iniziare a pianificare il tuo safari in Tanzania affidandoti a noi sarai di sicuro accompagnato fin dal primo momento in questo angolo di paradiso in terra che è la Tanzania. Contattaci, l’avventura ti aspetta e noi aspettiamo te.